vaivavalo wrote:Leopardi aveva già predetto tutto decenni fa: secondo la sua "teoria del piacere" l'uomo è alla continua ricerca del piacere, che però non è un piacere, ma è il piacere, quindi infinito, che però non potrà mai ottenere, in quanto la Natura gli ha concesso la possibilità di desiderare questa piacere, ma non gli ha dato un mezzo per raggiungerlo: perciò l'uomo farà di tutto per soddisfarsi, ma non ci riuscirà mai, e si sentirà sempre un vuoto, un bisogno di qualcosa di diverso, di nuovo. Il buon vecchio Giacomo già sapeva della nostra G.A.S.!!!
occhio quando si legge leopardi.. considerate sempre lo stato psicologico in cui si trovava.
Lo si apprezza in quanto ciò che scriveva E' fra le massime espressioni artistiche di quel particolare stato psicologico, ma non certo perchè queste siano verità assolute.
Controtesi tastieristica alle parole di leopardi: c'è gente che suona da anni con la stessa roba e "si trova bene" se glielo chiedete. La maggior parte delle volte è gente che suona davvero, non che sta a casa a rimuginare sul xke non è felice.
esempio? Alexandros. Il nostro Alex suona, concerti a destra e a manca, poi lavora, ha famiglia ecc.. figuriamoci se si mette a rimuginare sul "xke la mia tastiera non suona come dovrebbe"..
Spesso non è la tastiera che "non suona come dovrebbe", ma la nostra mente e le nostre mani.
(p.s. ora Valerio metterà quest'ultima come frase personale, ci scommetto : Chessygrin: )
Johansson con un DX7 e un Polysix fa scuola e noi ancora a cambiare le tastierine ogni 2 mesi.
La verità è che dovremmo suonare di più e comprare di meno.